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Celtis australis
BAGOLARO
Specie: Celtis australis
Famiglia: Ulmaceae
Nome comune: Bagolaro, Spaccasassi, Zampa d’elefante, Iodogno, Romiglia, Albero dei rosari
Area di distribuzione: è presente in Europa meridionale, Asia occidentale e Africa settentrionale
Caratteristiche botaniche:
– Apparato radicale: espanso, ramificato, che inizia da una forte radice a fittone; si sviluppa sia in profondità che in superficie e si adatta a qualsiasi terreno (da questo motivo il nome di Spaccasassi
– Fusto e ramificazioni: fusto monocormico, con rami primari di grandi dimensioni, corteccia di colore grigio-argentea con leggere fessurazioni orizzontali (che richiamano la pelle di una zampa d’elefante e da qui prende il nome Zampa d’elefante)
– Apparato fogliare: caduco, le foglie nella pagina superiore sono verde scuro, nella pagina inferiore, invece sono di color verde chiaro, la foglia al tatto risulta con peli corti e rigidi
– Fiore: sono ermafroditi e unisessuali (maschili), compaiono con le foglie e sono riuniti in piccoli grappoli (ogni fiore misura circa 2-3 mm). La fioritura avviene fra aprile e maggio
– Frutto: fruttificazione con piccoli frutti tondeggianti appetibili dagli uccelli che ne disseminano la specie (riproduzione zoofila). Il seme ha una buona germinabilità anche in terreni non favorevoli
– Dimensioni della pianta: in ambiente ottimale raggiunge i 25 m di altezza e i 15 m di diametro della chioma
– Forma della chioma: nello stato giovanile è tondeggiante, invece nello stato adulto è ovoidale
– Velocità di crescita: media
Caratteristiche agronomico-ambientali:
– Esigenze pedologiche: predilige terreno porosi e sciolti, si adatta bene anche in terreni poveri e sassosi
– pH ottimale: dai 7,0 agli 8,0
– Esposizione: pieno sole
– Resistenza alla siccità: alta
– Resistenza all’ inquinamento: alta
Uso: aree verdi urbane (parchi o grandi giardini pubblici) viali alberati (distanze non inferiori a 8 metri sulla fila), può essere utilizzato anche per stabilizzare delle scarpate
Curiosità: produce molte sostanze allelopatiche sia dalle radici, sia dalle foglie che in seguito cadono nel terreno